Dannati (Italian Edition) by Cooper Glenn

Dannati (Italian Edition) by Cooper Glenn

autore:Cooper, Glenn
La lingua: ita
Format: epub
editore: Casa Editrice Nord
pubblicato: 2014-09-25T00:00:00+00:00


16

La mattina del primo riavvio del MAAC, Henry Quint era di pessimo umore. Aveva respinto la richiesta di dimissioni del ministro Smithwick, ma quanto ancora avrebbe resistito? E la speranza di far tornare sia John Camp sia la dottoressa Loughty era stata spazzata via dalla latitanza di Woodbourne.

A solo un’ora dall’inizio delle operazioni, il direttore convocò Trevor e Ben Wellington nel suo ufficio, sperando che tirassero un coniglio fuori dal cilindro. I loro sguardi cupi, però, non lasciavano presagire nulla di buono.

«Ancora niente», ammise Trevor.

Quint non li invitò a sedersi. «Incredibile. Mi permetta un appunto, Mr Wellington. Possibile che l’MI5 sia così incompetente da non riuscire a trovare un morto che puzza di carne marcia?»

Wellington mantenne la calma. «Woodbourne potrebbe essere ovunque. L’auto dei Fraser è stata ritrovata a Manchester, incendiata. Forse è lì, forse no. Non ci sono state segnalazioni da parte dei cittadini. È in corso la più grande caccia all’uomo nella storia del Regno Unito. Sono coinvolti la polizia e un gran numero di agenti dell’MI5. Sfortunatamente non siamo riusciti a individuarlo entro la prima scadenza prevista, ma le assicuro che lo acciufferemo.»

«E se non ci riusciste?»

«Ci sono molte variabili da considerare. Non sappiamo se Camp sia vivo e nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali, non sappiamo se sia riuscito a trovare la dottoressa Loughty, e non sappiamo se saranno in grado di raggiungere assieme il punto prestabilito.»

Quint sogghignò per il modo con cui Wellington aveva eluso la sua domanda. «A questo punto, dovremmo vagliare l’ipotesi di coinvolgere l’FBI. Forse saranno più efficienti di voi.»

Wellington si irrigidì. «Non lo sapremo mai, dico bene, dottor Quint?»

«Chi lo sa? Ho proposto a Leroy Bitterman di considerare l’idea di far arrivare una squadra di federali da Washington. Il primo ministro potrebbe decidere di non rifiutare un simile gesto d’amicizia da parte del presidente degli Stati Uniti.»

«È una decisione su cui non posso mettere bocca», replicò freddo Wellington.

«Esatto.» Quint si alzò. «Signori, ci vediamo di sotto.»

Duck non voleva saperne di scendere dal letto.

Delia invece non ne poteva più di quelle stanze senza finestre in cui era rintanata da una settimana e non vedeva l’ora di portarlo fuori di lì. Quella mattina, era la seconda volta che provava a farlo alzare, e si era spruzzata una quantità spropositata di profumo per contrastare il fetore che stagnava nella camera. «Andiamo, o farai tardi per la colazione.»

«Non voglio venire», rispose lui da sotto il piumino.

«Ne abbiamo già discusso, caro. Non hai scelta, mi dispiace. Devi tornare nel tuo mondo.»

«Ma io voglio restare qui! Mi piacciono i video e i cartoni e il cibo. E anche tu mi piaci.»

«Be’, ti ringrazio molto. Anche tu mi piaci, Duck, ma dobbiamo muoverci, non c’è molto tempo. Se mi costringi a chiamare gli agenti, salterai la tua colazione preferita.»

Una testa spuntò da sotto le coperte. «Frittelle?»

«Una montagna di frittelle con sciroppo e burro. Se ti sbrighi, forse riesco a procurarti anche della pancetta.»

Duck si tolse le coperte di dosso mostrando un’erezione mattutina.

«Il pigiama proprio non ti



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